Le origini

Era il 2002 quando mi infortunai gravemente alla spalla, tanto da smettere di scalare per un lunghissimo periodo, dovendo evitare affaticamenti a muscoli ed articolazioni. Fu come una mazzata, visto che la mia vita fino a quel momento era dedicata alla scalata, attività che stava pure per diventare un lavoro.

Proprio in quell’anno ripresi a frequentare gli amici di Padova, che stavano lavorando per i giornali come fotografi free lance. Così, da lì a poco iniziai a fare dei lavori come reporter, per poi passare ad aiuto in studio ed ampliare così la mia visione di fotografia, dato che fino a pochi anni prima mi ero limitato a qualche scatto di scalata in analogico.

Dopo circa 2 anni iniziai a lavorare come aiuto fotografo per matrimoni, ed ero solo al mio secondo matrimonio, quando dovetti prendere il posto del primo fotografo che era finito in ospedale. Bammm!!!! In un attimo mi ritrovai a gestire tutto da solo, paura… angoscia… tutto in un colpo solo.

Andò tutto bene, e quella fu la mia pista di lancio per tutto ciò che avrei realizzato in futuro.  

Gli inizi

Nel 2015 mi dedicai all’avifauna e in pochi mesi ebbi la fortuna di poter accedere alle valli da caccia di tutta la provincia di Venezia. Per la fiducia in me riposta, mi erano state consegnate le chiavi delle valli più grandi, in cui potevo quindi entrare in qualsiasi orario e  avere a disposizione mezzi e persone di supporto, per eseguire i miei scatti.  

Mi accorsi però che non era lo stile di fotografia a cui aspiravo veramente.  

Da lì cominciai con la paesaggistica, che alla fine del 2017 mi portò a conoscere Matteo Bertetto e la multi-esposizione. L’unico corso seguito fu quello sulla multi-esposizione manuale, che mi aprì le porte a un modo nuovo di fotografare, con una crescita che sentivo esponenziale.  

Il 2019 segnava un passo importante, che avrebbe cambiato totalmente la mia vita fotografica, entrando a far parte della grande famiglia di Fotografia Moderna.

Qui, ancora una volta, mi dedicai anima e corpo alla scoperta degli spot di Venezia, pubblicando oltre 140 spot, di cui molti inediti, ed altri ancora divennero un punto di riferimento da tutti gli amanti della fotografia notturna.  

Devo dire grazie a Matteo Bertetto che durante una conversazione telefonica mi propose di diventare suo collaboratore al fine di insegnare la sua tecnica, nella città più amata da tutti: Venezia.

Divenni docente per Venezia, con la sua Tecnica, e questo mi diede la possibilità di crescere ancora, stavolta come insegnante.

Ritorno alle origini

Mi mancava sempre però la mia cara montagna, che avevo lasciato per dedicarmi ad altro e quindi nell’estate del 2019 iniziai con le mie uscite di fotografia dolomitica, capendo che le notturne stellate mi rendevano felice come solo essere in ambiente montano poteva fare.  

Divenni collaboratore con Astroshop per il mini Track lx2 e poi il 3 e questo mi diede l’input sulla strada da seguire da lì in poi. Iniziai a dedicarmi alla post, cercando di prendere una strada tutta mia, cambiando totalmente modo di lavorare sulla fotografia astro.  

Nell’inverno del 2020 feci le mie prime notturne in solitaria nelle Dolomiti in tenda, approdando alle Tre Cime di Lavaredo.  

Quella parte che mi mancava nella mia vita fotografica era proprio la montagna, con tutto quello che comporta e ne consegue.  

Una fotografia difficile, impegnativa, con uscite sempre complicate per il percorso e il peso da trasportare, dove la ricerca dello spot diverso porta ad alzare la difficoltà di scatto.

Avevo voglia di ritornare a fare ws, ma anche in modo diverso dal solito, cercando una formula di corso che desse un qualcosa di nuovo rispetto ai soliti corsi.  

Il 2021 ci fu il primo ws sponsorizzato RCE Astroshop e Astropanel e fu qualcosa di unico, ma anche un punto di partenza per affinare quello che volevo proporre.  

Il Workshop alle tre cime del 2021 fu il vero inizio di quello che volevo comunicare e condividere con gli altri: un corso che trasmettesse le basi della fotografia ma anche l’amore per la montagna, che fornisse le basi e le soluzioni per i corsisti, nelle loro uscite di montagna.

Grazie

Desidero concludere questo mio percorso fotografico con un ringraziamento a Matteo Bertetto, perché senza di lui non sarei mai partito con queste mia avventura da insegnante.

Infine, un grazie va alla mia compagna Sabrina, che mi ha sempre aiutato, supportato (e sopportato) in tutte queste mie avventure.